CASTELLUCCIO - Giri 2022

IN GIRO 2022

fabio Ranuzzi Giri 2022
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CASTELLUCCIO (PG) 2022
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QUALCHE ANNEDOTO
Il paese si trova sull'Appennino umbro-marchigiano, a circa 28 km da Norcia, ad una altitudine di 1452 m s.l.m. che ne fanno uno dei centri abitati più elevati degli Appennini, posto in cima ad un colle che si eleva sull'omonimo altopiano (Piani di Castelluccio) tra i più vasti dell'Italia Centrale ed inserito nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, raggiungibile attraverso una strada panoramica. Di fronte ad esso,in direzione Est, si erge la sagoma del Monte Vettore (Cima del Redentore, 2448 m, la vetta più alta dell'Umbria).

Storia
La presenza dell'uomo nella zona è testimoniata sin dall'epoca romana, con il rinvenimento di alcuni oggetti in terracotta presso la Fonte di Canatra, in località Soglio. Inoltre, nelle fondamenta di una casa furono rinvenute nei secoli passati diverse monete romane risalenti al periodo dell'imperatore Claudio il Gotico (III secolo), e lungo la strada che conduce a Forca di Presta, si trovò anche la tomba di un soldato romano. Il nucleo attuale risale al XIII secolo, anche se alcune ricerche tendono a retrodatarne la fondazione. Castelluccio fu un antico castello nell'orbita di Norcia costruito per difendere il confine orientale dei pascoli. A seguito del terremoto del 30 ottobre 2016 che si è abbattuto con estrema violenza su Castelluccio di Norcia, il paese è quasi completamente distrutto e disabitato e il suolo nei pressi del paese si è abbassato di circa 70 cm.

Economia
L'economia del paese è strettamente legata all'attività della pastorizia, che ancora costituisce una buona parte degli introiti degli abitanti. Ad essa va aggiunta l'agricoltura, con la produzione di prodotti tipici quali le famose lenticchie di Castelluccio[6]. Il turismo è presente tutto l'anno: nel periodo invernale, la località di Forca Canapine ospita impianti di risalita a volte funzionanti per attività sciistiche, mentre nel periodo estivo l'escursionismo attrae un gran numero di appassionati. Inoltre tutta l'area dei piani di Castelluccio è molto apprezzata per la pratica del volo libero, in particolare del parapendio, per via della particolare conformazione orografica e per la quasi totale assenza di tralicci e antenne. Per questo motivo nel paese si trovano diverse scuole di volo frequentate, soprattutto in estate, da appassionati e principianti provenienti da ogni zona d'Europa.

Tra fine maggio e la metà di luglio, l’altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, la Fioritura.

Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso.

Anche se la festa della Fioritura ricade, solitamente, nella terza e nell’ ultima domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all’andamento climatico della stagione.

Le specie floreali che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli, camminando lungo i sentieri possiamo incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tant’altro.

Ogni anno madre natura rinnova lo spettacolo della Fiorita a Castelluccio di Norcia.

Più appropiato è parlare di fioritura dell’altopiano di Castelluccio, infatti l’intero altopiano è coinvolto da questo spettacolo naturale unico.

L’altopiano inizia a tingersi di colore con la fioritura spontanea, sicuramente la più bella, purtroppo la meno conosciuta, tutta la zona dei Mergani ed oltre si riempe di fiori spontanei, qui interviene solo la natura, che ogni anno rinnova le specie presenti.

La fioritura spontanea può risultare, a prima impressione, meno impattante se paragonata alla fioritura dei campi coltivati, ma basta inoltrasi sul sentiero che porta ai Mergani, e si capisce immediatamente quanto sia stupenda e inebriante, colori, luci, profumi incredibili ti avvolgono si vorrebbe rimaner li per sempre.

Secondo il periodo di semina, la semina inizia allo sciogliersi delle nevi, inizia la fioritura dei campi coltivati, o fioritura del colle, nei campi le piante che vivono in simbiosi con la lenticchia si sviluppano ognuna con i suoi distinti tempi, facendo mutare continuamente i colori degli appezzamenti.

I campi non seminati a lenticchia spezzano stupendamente l’armonia dei colori, con strisce verdi brillanti per il grano, viola tenue per la lupinella, e ben lo sanno gli agricoltori di Castelluccio che ogni anno cercano, nelle possibilità del ciclo dei campi, di disegnare ulteriormente il quadro della fioritura.

Il Pian perduto e parte dei colli alti e bassi sono anch’essi seminati ogni anno, dato che solitamente la neve si scioglie tardivamente, anche la fioritura in questa zona è posteriore alla fioritura del colle, basta superare Castelluccio in direzione Visso e si entra in un altro mondo di colori incredibili, dati i moltissimi sentieri che si snodano in questa area si può godere veramente appieno della bellezza di questa fioritura.



FONTE: WIKIPEDIA E castellucciodinorcia.it

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