COMACCHIO - Giri 2022

2023

fabio Ranuzzi Giri 2023
TEMPO
LIBERO
Title
Vai ai contenuti
PHOTOS
COMACCHIO (FE) 2023
PHOTOS MADE BY US
WORDS ABOUT
QUALCHE ANNEDOTO
Antichità
Nell'Età del Ferro la linea di costa si trovava a circa 5 km ad ovest del luogo dove sorse il centro abitato. Il litorale non era molto distante dal sito della città etrusca di Spina. In età romana imperiale l'avanzamento della linea di costa verso est produsse un'ampia laguna. Inizialmente disabitata, fu colonizzata dagli abitanti dei dintorni come luogo di rifugio dalle pericolose incursioni dei popoli barbari. Furono colonizzate per prime tredici piccole isole (cordoni dunosi litoranei) formatesi dall'intersecarsi della foce dell'antico corso del Po col mare.

Il centro abitato vero e proprio ebbe quasi certamente origine da un castrum posto lungo l'antico corso del Po sorto tra il VII e l'VIII secolo. Il cristianesimo vi si diffuse provenendo dalla vicina Ravenna. A testimonianza del periodo tardo-romano (V-VI secolo) restano i monasteri di Santa Maria in Padovetere (nella Valle Pega) e Santa Maria in Aula Regia. Successivamente fu fondata la diocesi. Il primo vescovo conosciuto di Comacchio fu Vincenzo, attestato all'inizio dell'VIII secolo.
In seguito all'invasione longobarda, iniziata nel 568, tutti i territori circostanti il Delta del Po furono perduti dall'Impero romano. Ma non Comacchio, che fu saldamente difesa dai Bizantini. Unico centro commerciale dell'area deltizia, Comacchio continuò a ricevere i rifornimenti di olio e spezie dalle navi provenienti da Costantinopoli. In questo periodo si sviluppò, sia sul piano dell'urbanistica sia su quello dell'economia, come città lagunare. Arrivò a disporre di un'importante flotta navale.

Nel 715 la città concluse un trattato commerciale con i Longobardi. Nel capitolare vengono descritte le norme e le tasse a carico dei comacchiesi per poter esercitare il commercio del sale nelle regioni della Pianura padana sottomesse all'autorità longobarda. I Longobardi ne fecero un loro possedimento con re Liutprando († 744). In epoca longobarda il territorio di Comacchio venne donato ai monaci di san Colombano, che vi allestirono il porto fluviale. Inoltre migliorarono lo sfruttamento delle saline, il cui prezioso prodotto era trasportato in tutto il nord d'Italia.

In epoca carolingia, cioè dall'anno 774 al IX secolo, la proprietà delle saline fu distribuita fra l'Abbazia di Bobbio ed i monasteri di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, della Novalesa, Leno, San Sisto di Piacenza e del vescovado di Reggio Emilia.Tra i secoli dal VII al IX Comacchio dispose di una delle più potenti flotte dell'Adriatico entrando direttamente in concorrenza con Venezia.Nell'810 Carlomanno prese in prestito le navi comacchiesi per portare il suo attacco a Venezia.

Venezia non accettò la presenza di un'avversaria nella sua stessa area geografica. Nell'anno 866 i veneziani occuparono Comacchio e la saccheggiarono per la prima volta. Nell'875 Venezia stessa fu minacciata dalle incursioni dei saraceni, i quali si scagliarono contro Comacchio, incendiandola.

Dal Mille ad oggi
Comacchio fu assediata e conquistata dalla Serenissima per ben cinque volte nel corso dell'Alto Medioevo finché entrò nei i territori controllati dagli Este a partire dal 1299. Con la devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio e la fine del ducato estense, nel 1598, l'intera provincia, Comacchio compresa, rientrò tra i possedimenti della Santa Sede. Papa Clemente VIII unì la città valliva al territorio nella neonata Legazione di Ferrara. Fece parte dello Stato Pontificio fino al marzo 1860, quando i territori dell'ex Legazione delle Romagne furono annessi al Regno di Sardegna per effetto dei plebisciti.

Onorificenze
Comacchio è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale
fonte: wikipedia

FABIORANUZZI.IT  ~ on line dal 2003 ~
Torna ai contenuti